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07
02
2018

SPAZIO INFORMA: TRIGGER POINT

COSA SONO?

I Trigger Point sono zone muscolari o fasciali dense e dolorose alla palpazione, che vertono verso una condizione di continua contrazione patologica.

Il dolore molto acuto e fastidioso, in genere si focalizza in un punto, detto appunto Trigger, ma può coinvolgere zone limitrofe sotto forma di dolore riferito.

Questa situazione porta inevitabilmente il corpo a situazioni di compenso per limitare il dolore diretto e quello riferito-irradiato.

 

DA COSA SONO CAUSATE?

Ecco alcune cause responsabili dell’attivazione dei Trigger Point:

  • una condizione di stress prolungata
  • ipertensione (pressione alta)
  • sforzo fisico eccessivo e ripetuto nel tempo
  • traumi

 

QUALI SONO I SINTOMI?

Il sintomo principale che riporta il paziente è sempre il dolore, descritto per lo più come lancinante e profondo, reso ancor più acuto dal movimento.

Le sintomatologie associate ai Trigger Point ruotano tutte intorno alla situazione di aumento incontrollato della risposta dolorosa (iperalgesia) in cui si trovano le stesse zone Trigger, come anche zone relativamente distanti (dolore riferito).
Detto in parole povere si vengono a creare punti e zone di compenso fisiologico in cui i nervi sono molto più sensibilizzati avendo cosi un semplice risultato: dolore spesso cronico, deficit funzionale della muscolatura e delle articolazioni in gioco.

 

TIPI DI TRIGGER POINT

Ci possono essere due tipi di Trigger Point:

  • LATENTI
  • ATTIVI

In entrambi i casi è presente rigidità e debolezza nel muscolo interessato e si presentano dolenti alla palpazione.

I Trigger Point attivi, però provocano dolore non solo alla palpazione.

I Trigger Point latenti sono più comuni e possono “rientrare” negli schemi di contrattura muscolare che definiscono la postura della persona.
I Trigger Point latenti possono diventare attivi in modo diretto (tramite un trauma o un’azione svolta in modo eccessivo o troppo ripetuto) ed indiretto (quando il muscolo interessato è lasciato in stato di accorciamento per periodi troppo prolungati).

 

TRATTAMENTO

Il trattamento principale è quello effettuato da personale qualificato che dopo aver valutato la situazione, tratta manualmente la zona interessata.

Il trattamento dei Trigger Point è in genere molto efficace e si base sul principio di compressione-ischemia-inibizione.

Come regola generale il trattamento non deve provocare dolore eccessivo, ma più un fastidio: si procede cosi per step a diverse barriere, ricercando l’inibizione con l’accorciamento o l’allungamento muscolare.

Esistono comunque dei consigli utili che possono essere utilizzati anche come fase di mantenimento:

 

  • il rinforzo dei muscoli deboli (quando sono deboli rischiano di provocare compensi nocivi)
  • lo stretching, sempre lento e graduale e spesso muscolo specifico
  • lavoro sulla postura con consigli pratici (come star seduto a lavoro o mentre si guida) o con esercizi di ginnastica posturale

 

METODO SPAZIOMEDICA

In SpazioMedica il trattamento dei Trigger Point è solitamente una parte del trattamento di una patologia conclamata o di un alterazione complessa.

Pertanto il paziente affetto da alterazioni viene prima valutato in toto e successivamente trattato – anche nei Trigger Point– sicuramente con terapia manuale ma anche con terapia strumentale se necessario.

Successivamente vengono tolte tutte le compensazioni e gli squilibri per poi reimpostare il corpo tramite esercizi funzionali mirati (sempre da personale qualificato) attivi e passivi.

 

Johnny Elhyka Tirocinante Massofisioterapista

 

 

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Autore: spaziomedica