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25
08
2017

SPAZIO PATOLOGIE: CEFALEA DI ORIGINE MUSCOLO-TENSIVA

Cefalea di origine muscolo-tensiva

La Cefalea miotensiva è una tra le problematiche più diffuse e di frequente riscontro nella pratica clinica comunale.

Viene riconosciuta una genesi muscolo-fasciale del tratto cervicale.
È perciò riscontrabile una stretta correlazione tra le posture scorrette, squilibrio muscolare, restrizione della mobilità del rachide cervicale, come nel caso di spondilodiscartrosi, distrazione del rachide cervicale, problematiche di natura psicologica, malocclusions dentaria.
Importante dunque l’anamnesi per poter risalire agli eventi imputabili.

La sintomatologia è caratterizzata da dolore (cervicalgia), cefalea irridazione fronto-nucale ad esacerbazione notturna ed accompagnata da disturbi neurovegetativi quali nausea, vertigini, disturbi visivi, talora acufeni.
Tra i presidi terapeutici sicuramente i farmaci (fans e miorilassanti) possono alleviare l’acuzie e far regredire lo stato algido e flogistico però sembra non meno importante un adeguato supporto riabilitativo o fisioterapico.
Dopo quindi un’attenta valutazione anatomo-funzionale del rachide cervicale bisognerà definire lo stato tensivo delle strutture muscolari e fasciali.
Fondamentale rilevare la presenza di trigger point che possono determinare tensioni muscolari e scatenare dolore.
Risulterà necessario trattare il muscolo trapezio che in questi casi apparirà sempre contratto.

Preminente per il paziente giungere all’osservazione del fisioterapista onde intraprendere un programma corretto riabilitatitvo e funzionale adeguato.
L’approccio con terapia manuale (massoterapia) sarà mirato a riequilbrare e risolvere tensioni e restrizioni soprattutto a livello sub-occipitale.
In alcuni casi può essere indicato un approfondimento diagnostico tramite radiografie e risonanza magnetica cervicale.

Oltre al trattamento manuale ci si può avvalere dei trattamenti fisici con macchinari raggiungendo cosi una sorta di sinergismo terapeutico tutto a vantaggio del paziente.

Tra i macchinari impiegato in uso comune sicuramente la Tecar e la nuova e derivata TecarSin meritano menzione avendo quest’ultima la possibilità anche di veicolare per via transcutanea ozono con una buona assorbenza, il laser, la magnetoterapia, i raggi infrarossi.

A ciò possono essere associati il kinesiology-taping. il pompage cervicale, tecniche di digitopressione, manipolazioni non cruente, esercizi di allungamento muscolare, stretching e la ginnastica posturale.  Anche l’agopuntura merita nota di menzione.

In conclusione quindi la cefalea tensiva rappresenta una problematica invalidante per la persona che ne soffre condizionandone la qualità della vita e talvolta anche del sonno.

 

 

A cura del Dr. Andrea  Baccaro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Autore: spaziomedica