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25
05
2017

SPAZIO INFORMA

Conoscete la meccanica muscolare? Grazie a questo articolo, tramite esempi pratici e concetti chiari la comprensione sarà sicuramente più semplice. Ovviamente per chi volesse approfondire siamo sempre disponibili a farlo in SpazioMedica, avete tutti i nostri contatti.

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Il muscolo quando si contrae esprime un lavoro, attraverso una tensione deve vincere una forza esterna.  Lo può fare in diversi modi: accorciandosi, allungandosi o rimanendo della stessa lunghezza.  Ad ogni contrazione muscolare corrisponde un movimento che quel dato muscolo è preposto a fare. Senza muscoli saremmo uno scheletro incapace di compiere movimento. A seconda del tipo di contrazione il muscolo permetterà un movimento articolare di avvicinamento, (contrazione concentrica), un movimento di allontanamento (contrazione eccentrica)  e una contrazione senza movimento, (contrazione isometrica). In ogni tipo di contrazione si produce lavoro che può determinare nel tempo un sovraccarico e un’alterazione strutturale, con conseguente perdita di sostegno articolare e di elasticità.

Vi siete mai chiesti perché ad un certo punto della vostra vita senza particolari traumi inizi a esserci un dolore in una certa articolazione o non si riesca più ad effettuare determinati movimenti che prima si facevano senza problemi?

Sicuramente vi è capito almeno una volta, e tra le risposte che vi sarete dati forse c’erano: è normale con l’età, avrò preso un colpo d’aria, dipende dall’ernia, alzo sempre pesi… Io solitamente dopo queste risposte pongo una semplice domanda: come ti sei preso cura dei tuoi muscoli negli anni? Eh già… come ti sei preso cura e come ti prendi cura quotidianamente dei tuoi muscoli?

Effettivamente è semplice, è estremamente facile capire l’importanza di una adeguata pratica quotidiana di esercizi terapeutici finalizzati a mantenere efficiente il sistema muscolare, o meglio diventa facilmente comprensibile quando capiamo che il dolore non traumatico è il sintomo di una causa e fino a quando non si agirà su quella per risolverla il sintomo ricomparirà di sicuro.

Nella nostra pratica giornaliera ci troviamo di fronte a pazienti che accusano dolori di varia entità e in varie articolazioni e tanti di questi non ricordano eventi traumatici scatenanti; spesso ad un’accurata analisi posturale sono evidenti importanti e significativi squilibri muscolari (il muscolo più piccolo dell’altro simmetrico, scarsamente elastico rispetto all’altro) che gli stessi pazienti hanno notato o notano non appena glielo facciamo presente.

Per squilibrio muscolare si intende dunque un’alterata funzionalità muscolare, il muscolo è meno tonico (più piccolo) e meno elastico e il dolore non è altro che un campanello d’allarme che il corpo mette in atto quando non riesce più a compensare (a nascondere) il dolore stesso e lo manifesta. Immaginate i compensi in questo modo: un comò pieno di cassettini: ogni qualvolta  il corpo si trova di fronte ad una situazione di alterata funzionalità muscolare apre un cassettino e nasconde lì il dolore evitando di farcelo sentire, contribuendo però in questo modo ad aumentare la situazione di alterazione della funzionalità muscolare e continua a fare questo per mantenerci in un’ illusoria situazione di confort fino a quando ha usato tutti i cassettini, ed è in questo momento che il dolore si manifesta.

Arrivati a questo punto sono tre le possibilità che si hanno e ognuno deve fare la sua scelta: 

  • La prima, non fare nulla e sperare che passi (sono convinta che annuirete ripensando a quando l’avete fatto);
  • La seconda, ricorrere unicamente a soluzioni farmacologiche (forse anche qui annuirete);
  • La terza capire con l’aiuto di personale competente qual è la causa che ha provocato il dolore, agire per ridurlo e una volta ridotto impostare un protocollo personalizzato per eliminare la causa, e poi? E poi viene il bello, facendo diventare gli esercizi terapeutici imparati abitudini quotidiane che manterranno efficienti i vostri muscoli ed eviteranno squilibri.

Pensate di non riuscirci perché poi non avrete il tempo a casa per farli? Mettetevi alla prova, vi assicuro che la sensazione di ritrovato benessere fisico e mentale vi spingerà a farli quotidianamente.

Sei tu l’artefice del tuo benessere, scegli consapevolmente di riappropiarti del tuo corpo e torna a fare tutto quello che ti rende felice.

Dr.ssa Laura Moro Chinesiologo e Massofisioterapista

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Autore: spaziomedica