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17
03
2018

SPAZIO PATOLOGIE: SOS SCOLIOSI

Sono moltissimi i bambini e gli adolescenti che ogni anno ricevono una diagnosi di Scoliosi o Ipercifosi.

 

 

Spesso però, per cattiva informazione o sottostima del problema, la patologia viene sottovalutata e trattata in maniera non adeguata (o non trattata affatto).

Ma  cosa si intende per Scoliosi e per Ipercifosi? La colonna vertebrale che in condizioni fisiologiche si presenta perfettamente dritta sul piano frontale, può avere in alcune persone uno sviluppo asimmetrico, che conduce alla comparsa di una deformità, più o meno evidente, sul piano frontale o sagittale. Si parla di Scoliosi quando la deviazione della colonna vertebrale sul piano frontale supera i 10 gradi (misurati secondo il metodo di Cobb su una radiografia eseguita in ortostatismo), di ipercifosi quando sul piano sagittale supera i 40 gradi (misurati su una radiografia in ortostatismo fra T5 e T12).

Nel caso della Scoliosi, nella maggior parte dei casi (circa l’80%) non è possibile individuare una causa, come ad esempio una malformazione congenita: si tratta di una Scoliosi idiopatica.

Nel caso delle ipecifosi, la causa più frequente è rappresentata da un difetto posturale o dall’osteocondrosi (o malattia di Scheuermann) una patologia che porta alla progressiva cuneizzazione delle vertebre.

Queste deformità possono comparire in qualunque fase dello sviluppo, con una predilezione per l’età adolescenziale: secondo le casisitiche americane l’85% delle curve sembra infatti esordire dopo i 10 anni di età.

Nel caso della Scoliosi a essere più colpite sono le femmine, sei volte di più rispetto ai loro coetanei.

Nel caso dell’ipercifosi vi è invece una predilezione per il sesso maschile.

I primi segni clinici che possono allarmare i genitori ed il pediatra, sono rappresentati da asimmetrie nel corpo: un fianco più scavato dell’altro, una spalla più alta, la presenza di gibbo costale, le scapole alate.

In caso di sospetto di Scoliosi o Ipercifosi è fondamentale una visita specialistica, a cui far seguire eventualmente accertamenti diagnostici, come una radiografia della colonna in piedi.

Una diagnosi precoce è infatti fondamentale per impostare il trattamento più adeguato.

La Scoliosi (ad eccezione delle rare forme del primo anno di vita che nel 90%PPP dei casi si risolvono in modo spontaneo), è una patologia evolutiva, che non tende alla guarigione spontanea, ma piuttosto a una evoluzione progressiva. Più precoce è l’età di insorgenza di queste patologie, più grave è la loro entità al momento della diagnosi, maggiore è il rischio di un aggravamento nel corso del tempo.

 

Il trattamento si basa sull’applicazione di busti ortopedici e/o sulla ginnastica posturale e deve essere personalizzato per ogni singolo paziente.

Nel caso della Scoliosi obiettivo primario è quello di contenerne il peggioramento, mentre solo in rari casi è possibile ottenere una correzione della curva.

Nel caso delle ipercifosi un trattamento adeguato e tempestivo è invece in grado di ottenere ottimi risultati in termini di correzione.

Nei casi in cui questo fallisca è possibile ricorrere alla chirurgia, con interventi correttivi, valutabili di volta in volta.

 

Dr. Francesco Lolli – Chirurgo Ortopedico

 

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Autore: spaziomedica